I casoncelli alla bergamasca sono un vero tesoro della cucina lombarda. Questi ravioli ripieni di carne, formaggio e amaretti conquistano il palato con il loro sapore unico. Preparali con noi per portare in tavola un piatto che racchiude tutta la tradizione e il calore della cucina di Bergamo.
Tempo di preparazione | Porzioni | Difficoltà |
---|---|---|
2 ore | 4 | Media |
Ingredienti
- 400 g di farina 00
- 4 uova
- 200 g di carne di manzo macinata
- 100 g di salsiccia
- 50 g di pancetta
- 50 g di grana padano grattugiato
- 30 g di amaretti sbriciolati
- 1 uovo (per il ripieno)
- 1 spicchio d’aglio
- 1 rametto di rosmarino
- 50 g di burro
- 4 foglie di salvia
- Sale q.b.
- Pepe nero q.b.
- Noce moscata q.b.
Istruzioni per la preparazione
- Prepara la pasta all’uovo mescolando la farina con le 4 uova. Impasta fino ad ottenere un composto liscio e omogeneo. Avvolgi in pellicola e lascia riposare per 30 minuti.
- Per il ripieno, trita finemente la pancetta e falla rosolare in padella con l’aglio e il rosmarino.
- Aggiungi la carne macinata e la salsiccia, cuocendo a fuoco medio per 10 minuti.
- Togli dal fuoco e lascia raffreddare. Rimuovi l’aglio e il rosmarino.
- In una ciotola, mescola il composto di carne con il grana padano, gli amaretti sbriciolati, l’uovo, sale, pepe e noce moscata.
- Stendi la pasta in sfoglie sottili e ricava dei dischi di circa 7 cm di diametro.
- Posiziona al centro di ogni disco un cucchiaino di ripieno, piega a mezzaluna e sigilla bene i bordi.
- Porta a ebollizione una pentola d’acqua salata e cuoci i casoncelli per 3-4 minuti.
- Nel frattempo, fai sciogliere il burro in una padella con le foglie di salvia.
- Scola i casoncelli e saltali delicatamente nella padella con il burro fuso e la salvia.
- Servi i casoncelli caldi, spolverando con grana padano grattugiato a piacere.
Conclusione
I casoncelli alla bergamasca, nati come piatto “povero”, sono oggi un simbolo della cucina lombarda. Il contrasto tra il salato del ripieno e il dolce degli amaretti li rende unici. Abbinali a un buon vino rosso della Valtellina per un’esperienza gastronomica indimenticabile.